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Sull’Arte della Fuga

In onda ogni giovedì su Rai 5 e disponibile su RaiPlay

I contrappunti dell’Arte della Fuga diventano punti di partenza per conversazioni con grandi personalità del mondo culturale contemporaneo, alla ricerca dei mille volti della poetica di Bach nel mondo di oggi.

 
 

Contrappunto I - Introduzione

Il varco sconosciuto e ricordato

Dalla Steinway Hall di Milano, il pianista Filippo Gorini introduce gli spettatori all’ascolto dell’Arte della fuga, ultimo capolavoro incompiuto di Johann Sebastian Bach, inquadrandone dal pianoforte la storia, la struttura e il significato di una delle opere più significative della storia della musica.

Contrappunto II - Alexander Polzin

La memoria distante nei denti di granito

Dialogando con lo scultore e pittore tedesco Alexander Polzin nel suo studio a Berlino, Filippo Gorini approfondisce i legami tra la musica di Bach e l’arte contemporanea. Nel ritratto di Polzin, il cosmo di Bach emerge come un mondo magico, pieno di colore, dove la purezza geometrica si sposa al respiro della vita.

Contrappunto III - Alfred Brendel

Il mondo della solitudine perpetua

Dialogando con il pianista austriaco Alfred Brendel nella Casa degli Atellani a Milano, Filippo Gorini cerca i consigli di un grande musicista sull’interpretazione al pianoforte della musica di Bach. Con la sua visione ispirata della musica, Brendel ci ripropone l’ascolto dei grandi musicisti del XX Secolo.

Contrappunto IV - Peter Sellars

Il passero nel roseto

Dialogando con il regista di teatro e opera americano Peter Sellars nella sua casa a Los Angeles, Filippo Gorini scopre una visione affettuosa e piena di umanità della musica di Johann Sebastian Bach. Nel suo lavoro sulle Passioni di Bach, Sellars sottolinea l’empatia e la bontà insita nelle note di questo compositore.

Contrappunto V - Frank Gehry

Antiche pietre indecifrate

Dialogando con l’architetto canadese Frank Gehry presso il suo studio a Los Angeles, Filippo Gorini indaga le somiglianze tra la mente di Bach e il pensiero di un architetto. Nelle sale da concerto progettate da Gehry nasce una ricerca libera che, come in Bach, utilizza e sfida al tempo stesso le leggi della simmetria.

Contrappunto VI - Steven Isserlis

Proseguite, viaggiatori

Dialogando con il violoncellista inglese Steven Isserlis presso l’Accademia Stauffer di Cremona, Filippo Gorini cerca nella musica di Bach l’elemento ritmico e le forme di danza, che animano perfino le sue opere sacre. Nell’interpretazione di Isserlis delle famose Suites convivono rigore, naturalezza, danza e gioia.

Contrappunto VII - Betül Tanbay

Il cuore riflesso in specchi acquosi

Dialogando con la matematica turca Betül Tanbay all’Università del Bosforo, Filippo Gorini discute della poesia nella matematica, e di come Bach abbia raggiunto l’infinito anche usando un numero razionale di note. La natura è trascendente, e musica e matematica sono linguaggi con cui l’umanità riesce a interpretarla.

Contrappunto VIII - Alexander Sokurov

La conchiglia mormorante del tempo

Dialogando con il regista russo Alexander Sokurov presso il Museo del Risorgimento di Torino, Filippo Gorini indaga il senso del tempo nella musica di Bach. Fin dalla sua infanzia in Russia, Sokurov sentiva in questa musica il canto degli angeli, che poi ha utilizzato nei suoi film per farne nascere opere d’arte nuove.

Contrappunto IX - Leila Getz

Fuoco di Pentecoste nell'oscurità

Dialogando con la direttrice artistica della Vancouver Recital Society, Leila Getz, Filippo Gorini si interroga sul valore fondamentale del patrimonio culturale artistico e musicale nell’educazione e nella vita. Per Getz, la musica di Bach ci rende persone migliori, ed è un pilastro fondamentale del futuro di tutti.

Contrappunto X - Alice Mado Proverbio

Il futuro è un canto sbiadito

Dialogando con Alice Mado Proverbio, ricercatrice delle neuroscienze presso l’Università di Milano Bicocca, Filippo Gorini cerca di capire come la musica di Bach venga compresa dal cervello. La dottoressa, diplomata anche in organo, dipana gli affascinanti processi neurologici che sottostanno all’ascolto musicale.


Contrappunto XI - Dominique Eddé

Passato e futuro riuniti

Dialogando con la scrittrice libanese Dominique Eddé nel suo ritiro sull’isola di Sedef, Filippo Gorini esplora il senso della memoria nell’Arte della Fuga. Tra parallelismi con Ibn Arabi e Bergman, per Eddé quest’opera è un volo vertiginoso tra la vita e la morte, e Bach porta la voce di Dio anche a chi non crede.

Contrappunto XII - Marcus du Sautoy

Il fuoco e la rosa sono una sola cosa

Dialogando con il matematico inglese Marcus du Sautoy nella sua casa a Londra, Filippo Gorini rintraccia la storia della simmetria nel pensiero scientifico e artistico. Per Du Sautoy, la simmetria è in natura il linguaggio del significato: per questo Bach attinge ad essa come mezzo espressivo e fondamento strutturale.

Contrappunto XIII - Sasha Waltz

Girotondo attorno al fuoco

Dialogando con la coreografa di danza contemporanea Sasha Waltz presso il RadialSystem di Berlino, Filippo Gorini riflette sul valore della danza, del corpo e dei rituali nella musica di Bach. Per Waltz il confine tra corpo e mente è sottilissimo, e nei teatri troviamo un nuovo tempio per l’umanità contemporanea.

Contrappunto XIV - George Benjamin

Al punto fisso del mondo che ruota

Dialogando con il compositore George Benjamin a Colonia, Filippo Gorini si interroga sull’ultima fuga di Johann Sebastian Bach, rimasta incompiuta. Benjamin parla dei valori immortali che abitano l’anima dei compositori di ogni epoca, e dello stupore miracoloso di fronte alla forza espressiva della musica di Bach.